MARKETING | 20 LUGLIO 2024
La vendita non passa quasi mai per un singolo social. Sceglierne solo uno è sbagliato. Solo curando più touchpoints e gestendo al meglio quello che Google definisce Messy Middle, possiamo pensare di arrivare alla vendita.
La verità è che fare e-commerce non è democratico, e nemmeno economico.
La risposta a questa domanda quindi non è semplice:
- potresti trovare altre risorse
- potresti rivolgerti a consulenti di livello più alto, che sappiano gestire più piattaforme ottimizzando al massimo i costi
Ma di base devi soddisfare una sola, semplice regola: copertura e frequenza.
E per gestire la giusta copertira di pubblico, con la corretta frequenza di visualizzazioni giornaliere, c'è un limite di spesa sotto il quale si può solo sperare nel miracolo (spoiler: non avviene).
Partiamo da un grafico illuminante di Google relativamente al percorso degli utenti:
Cosa ci dice questo grafico? Si chiama Messy Middle, e Google ci sta spiegando che ogni utente, prima di acquistare, compie un percorso lungo e tortuoso, mai lineare, passando da diversi touchpoints: ricerca, social, newsletter, siti di recensioni, passaparola, negozi fisici, ...
Se decidi di presidiare un solo touchpoint, e quindi ad esempio solo Instagram, capisci che stai perdendo il 90% del percorso, e di fatto la concorrenza se lo accaparrerà.
E' quindi fondamentale arrivare, magari con pesi diversi, a presidiare più canali possibili che siano in target con la attività.
Non parliamo quindi solo di social come nel grafico: Google fa spesso la parte del leone, la newsletter è lo strumento che forse finalizza di più, l'assistenza diretta via chat può chiudere quasi ogni contatto interrompendo subito il Messy Middle.
No, ogni attività può avere canali con pesi completamente diversi.
Premesso che ai social vanno aggiunti tutti gli altri strumenti, da Google alla newsletter.
Parlando di social, ci sono attività che rendono più su TikTok, altre su YouTube, altre ancora su Facebook. Report precisi e costanti permettono una visione sempre più dettagliata.
E mi raccomando: ci si basa sui dati, non sulla sensazione.
Conosciamo aziende B2B che vendono più mediante TikTok che LinkedIn o Meta.
Tutte le piattaforme sono valide, nessuna lo è da sola.
Analisi, dati, report, studio avanzato della customer journey e del pubblico sono gli unici fattori che devo far propendere sui pesi economici dati ad ogni piattaforma.
E ricordiamoci di curare anche tutto ciò che non è social, dalla assistenza al mondo offline(che spesso fa vendere più dei social).