MARKETING | 03 GIUGNO 2024
La piattaforma e-commerce non si sceglie in base alla diffusione, ma alle proprie necessità di business. Anche integrandola con soluzioni ad hoc per coprirne le mancanze.
Abbiamo sicuramente un quadro generale delle più diffuse, ma la realtà è decisamente più complessa.
Manca infatti la piattaforma, o meglio la tecnologia più diffusa. Oltre il 50% degli sviluppi avvengono con sviluppo di codice personalizzato.
Viviamo in un periodo fortunato per qualità e quantità delle piattaforme, ma quando sono necessari personalizzazione, velocità, sicurezza e soprattutto integrazioni avanzate, lo sviluppo personalizzato è ancora imbattibile.
In uno degli ultimi casi seguiti, queste erano le necessità:
- un pool di e-commerce della stessa azienda, su domini diversi, collegati tra di loro per prodotti, utenti, scontistiche
- necessità di gestire import/export da serve esterno AS400 e suo modulo web, attraverso il quale transitavano prodotti, contabilità, abilitazione utenti
- gestione avanzata di regole di giacenza/prezzo/disponibilità/sconto esclusivi per il web, e quindi necessità di elaborazione e normalizzazione dei dati provenienti dal server
- negozi fisici della azienda, e reparto B2B, vendevano gli stessi prodotti, e quindi necessità di interfacciare in tempo reale il magazzino
- segmentazione avanzata degli utenti, al fine di generare non solo comunicazioni in target, ma anche suggerire al reparto B2B eventuali aziende da approfondire
- segmentazione avanzata dei prodotti da inviare a Google e Meta, al fine di gestire stagionalità, sconti dinamici, categorizzazione
Nessuna. O tutte volendo.
Come partner Shopify, ed esperti da oltre 20 anni di quasi tutte le piattaforme utilizzate, sarebbe facile consigliare una o l'altra, ma sbaglieremmo.
Quando ti rivolgi ad una agenzia e questa ti dice subito quale sia la piattaforma migliore da utilizzare prima ancora di avere analizzato il tuo business... SCAPPA!
1. La piattfaforma dipende esclusivamente dal tuo business, dalle integrazioni, dalle evoluzioni a breve e medio termine, dal fatturato già in essere.
Noi siamo rivenditori Shopify, la conosciamo decisamente bene, sarebbe facile ed economico per noi lavorare sempre con questa. Ma la consigliamo solo nel 50% dei casi.
2. Molto spesso si utilizzano più sistemi: una piattaforma commerciale come Shopify o Woocommerce, un PIM esterno oppure creato ad hoc con PHP per interfacciare i sistemi e applicare regole ai prodotti, il blog in WP, le landing pages per la vendita in HTML e PHP, ... e molti altri.
Se parliamo di piattaforme sviluppate ad hoc, il costo è molto spesso un calcolo tra figure interessate e tempo. Solitamente è piuttosto alto il primo anno, ma dal secondo anno cala drasticamente non avendo licenze o abbonamenti.
Se parliamo invece delle piattaforme più diffuse, che sono ad abbonamento, non limitiamoci solo al costo pubblicato, ma guardiama anche:
- licenza mensile o annuale: è fissa oppure dipende dal fatturato? E ci sono vantaggi con fatturati alti? L'esempio più lampante è Shopify, la cui versione Plus oltre un certo fatturato è più conveniente della versione base.
- le commissioni sulle carte di credito a quanto ammontano? E variano in base al piano oppure al fatturato? Le carte e PayPal costano tutti uguali?
- quanto costano i temi ed i plugin? Attenzione perchè spesso ci sono plugin che costano da soli decisamente più della piattaforma, e se sono fondamentali potrebbero far decidere per una piattaforma diversa
- quanto sono ben integrate nativamente con gli strumenti di marketing? Certo, ci sono sempre plugin per sopperire, ma a che costo?
- quanta libertà di personalizzazione offrono senza realizzare sviluppi esterni costosi? E che tipologie di programmatori sono necessari? Si veda la inutile bolla di costi per i programmatori Magento.
Infine, l'ultimo punto, forse più importante: il costo della piattaforma è una goccia nel mare rispetto ai costi di marketing e consulenza legati all'e-commerce.
Se già decidi pensando al costo per paura di sforare il budget... forse è meglio fare un passo indietro.
No. Lo sono tutte in realtà per chi le sa utilizzare, e con un pò di formazione si può anche imparare a gestirle.
Ma parliamo di business, di migliaia di euro spesi dopo in marketing, di un lavoro che deve generare utili.
Nel 90% dei casi nemmeno un reparto marketing interno riesce a gestire un e-commerce, per la molttudine di competenze richieste e l'esperienza che va maturata.
Come detto nel paragrafo precedente, se questo è l'obettivo, forse meglio fare un passo indietro, perchè non è un gioco.
Abbiamo a disposizione tante scelte, tutte valide volendo, ma l'ambito e-commerce è sempre più complesso e concorrenziale.
La scelta della piattaforma quindi è da gestire insieme ad una agenzia web che le conosca tutte, dopo una attenta pianificazione, per evitare di essere portati sull'unica con cui sanno lavorare.
Oltre ad essere partner Shopify, lavoriamo con Woocommerce, BigCommerce, Magento, Prestashop, ed il vecchio e caro codice PHP.
Analizziamo insieme il tuo progetto?